L'allestimento

Il restauro della Pieve di San Giuliano

L’intervento di restauro e di riqualificazione funzionale a fini museali della Pieve Vecchia si colloca nell’ambito di un’ipotesi di progetto più generale che mira alla creazione di un percorso museale che interessi tutto il Complesso della Collegiata di S. Giuliano.

L’idea di restaurare la Pieve di S. Giuliano per fini museali era motivata sia dall’esigenza di tutelare un monumento che versava ormai in cattivo stato di conservazione sia di salvaguardare le opere d’arte che si trovavano già all’interno della Pieve o nelle chiese della Parrocchia e del vicariato. Il restauro della Pieve è stato pertanto finalizzato alla realizzazione di un museo di arte sacra e di un archivio parrocchiale con postazioni computerizzate, che garantirà la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale in essa contenuto.

Nel museo è stata prevista, laddove possibile, la ricollocazione delle opere nei siti originali e l’assegnazione a ciascun ambiente di una particolare funzione espositiva secondo il progetto museologico basato sull’anno liturgico. Sono state demolite le tamponature, realizzate nella seconda metà dell’Ottocento, tra le due cappelle e il salone al piano terra. L’immobile è stato inoltre adeguato alle vigenti disposizioni in materia di accessibilità ai disabili, di sicurezza sui luoghi di lavoro, alla normativa anti-incendi. Sono stati realizzati un nuovo impianto elettrico di illuminazione ordinaria e di emergenza, nuovi servizi igienici, l’impianto di F.M., l’impianto di allarme antintrusione l’impianto di rivelazione incendio e l’impianto idrico-sanitario.

Gli interventi di restauro si sono basati su due considerazioni cardine: la necessità di eseguire interventi compatibili con il valore storico ed artistico dell’edificio, nel rispetto delle sue originarie caratteristiche, e la necessità di conseguire un miglioramento delle condizioni statiche dell’immobile e di adeguarlo alle normative vigenti.

L’allestimento museale

Le strutture per l’esposizione sono state pensate come supporti e protezione che interferissero il meno possibile con la lettura dei manufatti in mostra, ma nello stesso tempo, si è voluto che l’intero allestimento avesse una forte connotazione progettuale, resa anche dalle soluzioni di dettaglio, che vanno dalla ricerca dei materiali ai particolari delle finiture. Il progetto museografico ha cercato di rispettare ed insieme restituire la natura della collezione.

Le opere sono state sistemate da un punto di vista funzionale, in vetrine per l’esposizione dei parati e delle oreficerie, in pannelli autoportanti per l’esposizione dei dipinti ed in basamenti per l’esposizione delle statue e dei busti.
Le vetrine per i paramenti sacri sono state realizzate con una struttura in profilato di acciaio verniciato con polveri termoindurenti, lati in cristallo extrachiaro antisfondamento.
Le vetrine espositive per gli argenti, oltre alla suddetta struttura, presentano anche dei piani espositivi in cristallo extrachiaro sostenuti da supporti regolabili e cavetti in acciaio.
Le vetrine espositive, incassate nei vani a parete nel salone, sono realizzate con chiusura mediante un cristallo temperato e sagomato affrancato lateralmente con un profilato in acciaio. Tale cristallo è collocato leggermente arretrato rispetto al vano di fondo, in modo da permettere il passaggio di areazione. Il fondale è in legno rivestito in tessuto ignifugo, il basamento in legno prismato e verniciato, piani espositivi in cristallo extrachiaro bloccati da staffe laterali in acciaio.

L’illuminazione all’interno delle vetrine è realizzata con il sistema “Tutta Luce”, a luce riflessa mediante un cristallo trattato riflettente e fibre ottiche montate nel basamento, oltre ad un illuminatore incassato con regolatore d’intensità. Le vetrine a parete hanno un’illuminazione ottenuta con faretti alogeni dicroici incassati.
L’esposizione delle tele è resa possibile attraverso l’uso di pannelli autoportanti realizzati in legno multistrati e tinteggiati con pitture acriliche ignifughe; i pannelli sono supportati da un telaio in metallo con base a piastra verniciato con vernice termoindurente. I basamenti per statue e busti sono in metallo scatolare di forma quadrangolare e piramidale, zavorrato a cui affrancare le opere con un supporto realizzato a loro misura.

Una lunga riflessione ha preceduto la scelta del trattamento cromatico delle finiture delle strutture espositive: si voleva, infatti, che esse valorizzassero le opere esposte, senza però entrare in contrasto con l’ambiente circostante. In questa ottica le strutture metalliche delle vetrine sono state realizzate in color bronzo, in modo da creare una continuità cromatica tra il pavimento in cotto e gli intonaci; per i fondali delle vetrine e delle tende si è optato per un giallo oro, oltre che per una sua valenza storica in accordo con la cronologia della maggioranza degli oggetti, perché sembrava sottolineasse in modo discreto i manufatti a cui faceva da sfondo; per i supporti dei dipinti infine è stato scelto lo stesso colore degli intonaci, in modo da non creare eccessivo stacco tra le pareti e i dipinti.