La Cappella del Coro

Il Cristo alla Colonna, scolpito in legno da Niccolò di Smeraldo Salvi nel 1617 e dipinto da Michelangelo di Giovan Francesco Busti pittore cortonese e il Cristo risorto, dallo stesso autore nel 1620, ma colorito dal pittore locale Michelangelo Tizzi, introducono alla cappella del Coro. Le Statue sono tuttora protagoniste delle celebrazioni della Settimana Santa: il Cristo alla Colonna viene portato in processione  dalla Compagnia della Buona Morte il mercoledì sera, mentre il Cristo risorto viene portato di corsa a spalla all’interno della collegiata, nella tradizionale “volata”della notte del sabato santo.

Niccolò Lapi (Firenze 1661-1732) dipinse ad affresco entro cornici policrome a stucco Cristo e la Veronica e lInnalzamento della croce.

Il San Girolamo e il San Giovanni Battista con l’apertura del museo sono stati ricollocati entro le originali cornici a stucco. Sono attribuiti a Salvi Castellucci (Arezzo 1608-1672) e datati 1659.

Al centro della cappella è il Crocifisso attribuito allo scultore Niccolò di Smeraldo Salvi e a quel Michelangelo Tizzi più volte partecipe dei lavori del maestro di Lucignano.

In una vetrina laterale si trovano Pianeta, stola, manipolo, busta di manifattura toscana della prima metà del XVII. L’insieme si distingue per il tessuto con fondo rosa su cui sono damascate in oro mazzi di primule. Di fronte si trova il piviale con fermaglio della seconda metà del XV sec..